Foto di Doris Brodbeck
Alla ricerca di una vita sicura in pace

Il 14 settembre 2025, una camminata cittadina a Zurigo ha unito due comunità religiose e due lingue, seguendo le tracce degli Ugonotti e dei Valdesi. Partendo dalla Zwinglikirche a Wiedikon, sede della Chiesa valdese di Zurigo, il percorso ha attraversato quartieri storici, ricordando luoghi di rifugio e accoglienza per i profughi religiosi del passato, e si è concluso con un momento di preghiera e riflessione presso la L’Eglise réformée zurichoise de langue française a Stadelhofen.
Di seguito la traduzione dal tedesco dell'articolo di Doris Brodbeck sul sito: www.via-hugenotten-agzhsh.ch.
Domenica la passeggiata cittadina attraverso Zurigo ha unito due comunità ecclesiastiche e due lingue. "Sulle tracce degli Ugonotti e dei Valdesi" è iniziato con una breve liturgia a Zurigo Wiedikon, presso lo Zwinglihaus, sede della Chiesa valdese zurighese, e si è concluso con un aperitivo e una preghiera nella Chiesa francese allo Stadelhofen.
Il pastore valdese Herbert Anders, il pastore della Chiesa francese Christophe Kocher e il pastore Theo Bächtold dell’associazione Hugenotten- und Waldenserweg AG-ZH-SH hanno organizzato questo incontro domenica 14 settembre 2025.
Alle ore 10 Herbert Anders ha accolto i presenti davanti alla Chiesa valdese, ricordando le persone che, volendo seguire la loro vocazione, furono costrette alla fuga. La Chiesa valdese e la Chiesa francese condividono radici comuni in questa persecuzione, che però non è rimasta un episodio isolato nel mondo. E Christophe Kocher ha ribadito: questa triste storia non è finita, continua in altri contesti.
Dopo la breve liturgia all’aperto, Theo Bächtold ha guidato i partecipanti attraverso quartieri poco conosciuti della città. Ha parlato in francese ed è stato tradotto in italiano da Giorgio Girardet, anch’egli membro del consiglio. Più di 300 anni fa i profughi religiosi trovarono rifugio sia nell’ex ospedale per lebbrosi di San Giacomo, sia nella “Maison française” nell’ex convento di Selnau, presso la porta della Sihl. È stato inoltre ricordato il “Schanzenbau”, a cui i Valdesi dovettero contribuire, e i tintori dell’Augustinergasse, che ricevettero aiuto dai colleghi francesi. Sul sito web si trovano altre storie documentate in 51 tappe e in quattro lingue (www.via-hugenotten-zh.ch — rifiutare la localizzazione se non ci si trova sul posto).
A mezzogiorno il gruppo è stato accolto con un aperitivo nella Chiesa francese. Christophe Kocher ha richiamato l’attenzione sulle persone che ancora oggi giungono in Svizzera alla ricerca di una vita sicura e in pace, sottolineando la cultura dell’accoglienza che la sua comunità pratica nei confronti dei membri africani. Questi ultimi, proprio quel giorno, erano partiti insieme per partecipare a un festival panafricano a Basilea.
Gli ospiti che non hanno partecipato all’intero cammino e sono arrivati prima hanno potuto seguire una visita guidata alla chiesa con Marcella Bodmer.
(di Doris Brodbeck)